L'Ordine dei Minimi fu fondato da San Francesco di Paola nel XV
secolo. Motto del fondatore e, quindi, anche dell'Ordine, è "Charitas", parola
latina traducibile sia in "carità" sia in "amore", come valore indispensabile a
far sì che la fede non sia vuoto ritualismo, bensì modo di vivere operando
concretamente per il bene spirituale e materiale degli uomini. San Francesco da
Paola, sull'esempio del "Poverello" d'Assisi, coerente con tale umiltà, non
volle mai accettare i voti sacerdotali, rimanendo un semplice frate. Attraverso
il quarto voto i Minimi imitano la vita di Gesù e degli Apostoli e, quindi, a
buon diritto si può dire che tale voto è una delle forme di sequela di Cristo e
perciò può essere inserito tra i consigli evangelici (povertà, castità,
obbedienza).
Gli anni che vanno dal 1470 al 1493 sono caratterizzati da una differenza di
vedute tra San Francesco e la Sede apostolica. Il Santo vuole l'approvazione di
una Regola tutta propria perchè era consapevole che la sua proposta di vita
evangelica era nuova rispetto alla altre già esistenti nella Chiesa e perciò non
poteva essere espressa con nessuna delle Regole già esistenti. La sede
Apostolica, invece, vuole che egli prenda una di tali Regole già approvate,
magari integrate con norme proprie, per non venir meno al Concilio Lateranense
IV, che proibiva l'approvazione di nuove Regole per non creare confusione.
Finalmente la Regola propria viene approvata, nella redazione definitiva, la
quarta, nel 1506, da Giulio II, il quale ebbe a dire che i Minimi sono nella
chiesa come "luce che illumina i penitenti". La storia della redazione della
Regola propria dell'Ordine dei Minimi, originale rispetto alle altre già
esistenti tra gli ordini religiosi, si salda con la storia dell'evoluzione del
carisma penitenziale di San Francesco di Paola.
L'Ordine di Minimi si divide in:
- Primo Ordine: i Frati minimi, che si compongono di due
categorie: i sacerdoti e i laici o fratelli conversi; sono sparsi in tutto il
mondo e svolgono anche attività missionaria.
- Secondo Ordine: le Monache minime di clausura, che svolgono una vita
movimentata anche se claustrale: pregano, lavorano ecc. .
- Terz'Ordine : I Secolari; il Terz'Ordine dei Minimi (T.O.M.) è un
'associazione di laici che si propone di vivere il Vangelo secondo il modello di
San Francesco di Paola e aiuta i frati in tutte le festività importanti
L'abito dei Minimi, voluto dal fondatore, è costituito da una
tunica con cappuccio, denominata pazienza, e cingolo in panno grosso di lana
nera di pecora: va però sottolineato che il nero naturale della lana, all'epoca,
era molto simile al marrone scuro. La tunica scende fino ai talloni, mentre il
cappuccio, lunga un metro davanti e uno dietro, è lungo fino a metà dei femori
sia davanti che dietro. Il cingolo, portato intorno alla vita, cinge il
cappuccio o pazienza sull'abito su ambo i lati: vi sono praticati cinque nodi,
quattro dei quali pendenti, simboleggiano, i voti dei religiosi. Sull'abito
portano un mantello lungo sino al polpaccio al quale è cucito una cocolla usata
per coprire il capo.
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera
I Minimi a Salerno
Nel 1484 San Francesco di Paola fu ospite a Salerno, presso la residenza dei
signori Capograsso, oggi Palazzo Carrara: una lapide ne ricorda
l'evento sul
largo omonimo lungo la via dei Mercanti.
Nel riprendere il suo viaggio verso la Francia, si venne a trovare presso
un piccolo tempio posto al di fuori delle mura della città. Secondo la leggenda,
qui il santo si inginocchiò, pregò e poi disse ai suoi accompagnatori che lì
doveva sorgere un convento del suo ordine.
La sua costruzione fu terminata ad opera dei padri minimi nel 1516
su un terreno concesso dal principe Sanseverino e dal Senato della città fuori
porta Catena. Sorgeva in un luogo isolato, vicino al mare, da cui lo divideva
solo una grande piazza. L'edificio si presentava con un maestoso prospetto, ampi
vani, celle, portici e chiostro ed era circondato da verdi giardini.
I Padri Minimi si occuparono dell'assistenza agli infermi e della cura dei
bambini esposti. Il convento fu dotato anche di una farmacia che riforniva il
vicino Ospedale di San Giovanni di Dio.
Nel 1807, come la maggior parte dei luoghi di culto salernitani, fu
chiuso per effetto delle leggi napoleoniche emanate da Gioacchino Murat e fu
consegnato al Real corpo del genio per ospedale militare.
La statua di San
Francesco, opera principale custodita nell'antica chiesa conventuale, fu salvata
e trasferita nella vicina Chiesa della Santissima Annunziata.
Sede della Caserma
Vicinanza fino a diversi anni fa, oggi l'edificio è una sede distaccata della
Prefettura di Salerno e ospita l'Ufficio Immigrazione, Legalizzazione e
Cittadinanza.
I Padri Minimi dopo 153 anni sono tornati a Salerno, allorquando nel
1961 l'arcivescovo dell'epoca mons. Demetrio Moscato, calabrese di nascita,
istituì la parrocchia di Santa Maria ad Martyres e la affidò alle loro cure.
L'ex Convento di San Francesco di Paola a Salerno in Piazza Matteo Luciani